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Cinque errori comuni nella realizzazione di un questionario

Il successo del questionario

In molti ambiti di ricerca il questionario è stato utilizzato con successo. Tramite esso si effettuano indagini e si ottengono indicazioni mirate sulle tendenze che attraversano un determinato target, in moltissimi campi: medico, scolastico, aziendale. Il successo del questionario non è destinato ad affievolirsi, anche grazie alla combinazione di questo strumento tradizionale con metodi e apporti tecnologici, come vedremo più avanti.

Le fasi di progettazione dell’indagine tramite questionario

Esistono vere e proprie trattazioni teoriche sulla strutturazione ottimale del questionario per l’indagine. Si tratta di un processo impegnativo in cui ogni fase ha la sua importanza e dev’essere attentamente progettata. I vari passaggi che lo “staff” si trova a dover seguire sono:

  • Ideazione del progetto: in questa fase ci si chiede e si stabilisce con precisione quali informazioni si desiderano ottenere
  • Stesura del questionario: sulla base del tipo di informazioni che si desidera raccogliere si formuleranno le domande, che andranno scritte sulla base di diversi aspetti (target di riferimento, modalità di somministrazione, contesto)
  • Sperimentazione: prima della vera e propria indagine è opportuno intraprendere un’indagine pilota con la somministrazione di un pre-test
  • Debriefing e altre versioni: Il pre-test consente di individuare gli errori e di porvi rimedio per la stesura di un questionario più preciso
  • Fase finale: si possono produrre materiali da associare al questionario come la lettera di accompagnamento o un manuale per formare al meglio gli intervistatori.

Cinque errori comuni nella realizzazione di un’indagine

Ma quali sono gli errori più comuni nella progettazione di un questionario? Qui ne analizziamo in particolare cinque, tra i più comuni.

  • Le false dichiarazioni: La presenza di risposte che non corrispondono al vero può dipendere da vari fattori. Nella maggior parte dei casi i partecipanti mentono per tutelare un interesse personale oppure perché il tema dell’indagine è soggetto a stigma sociale.
  • Errori nelle domande: il più classico degli errori. Domande poco chiare, scritte male, ambigue. Utilizzare un linguaggio semplice e diretto ripaga. Lunghezza della domanda e quantità eccessiva di informazioni distraggono gli intervistati
  • Errori nelle risposte: le risposte multiple dei questionari devono avere sufficienti sfumature da abbracciare le eventuali variabili. Può capitare che le risposte (come anche le domande) siano in grado di indirizzare e influenzare l’esito del questionario.
  • Errori dal contesto: anche il luogo e lo spazio in cui si effettua la ricerca può influenzare e modificare la recezione delle domande e le eventuali risposte. Bisogna fare attenzione a creare il setting giusto e condurre l’utente nel passaggio da un argomento ad un altro del questionario gradualmente.
  • Staff: lo staff svolge un ruolo fondamentale. Molto spesso necessitano di incontri motivazionali e informativi prima di avviare l’indagine. Un intervistatore preparato ed empatico può aiutare a realizzare un’indagine senza inesattezze.

Evitare gli errori grazie a strumenti innovativi

Aver presente quali sono gli errori più comuni rende consapevoli del margine di rischio che si incontra nell’intraprendere un’indagine. Seguendo i vari passaggi con rigorosa attenzione e professionalità si possono evitare gli errori più grossolani ed ottenere risultati di grande efficacia.

Durante la fase finale, se la ricerca è risultata valida, sarà molto utile avere dei visual data da studiare. Grafici e statistiche sono un ottimo metodo per comprendere gli andamenti delle risposte. Grazie ad applicativi di ultima generazione, come QuestioBuilderX è possibile trasformare le risposte in tabelle e grafici di vario tipo e prenderne visione da diversi computer condividendo i risultati.

QuestioBuilderX aiuta a strutturare il questionario in tutti i suoi passaggi, dalla stesura fino alla fase conclusiva. Ma uno dei più incredibili punti di forza è la possibilità di recepire le risposte tramite lettura ottica del segno grafico apposto sul questionario cartaceo. Un vantaggio che consente di eliminare i tempi lunghi della fase di data entry e consente di gestire i partecipanti in modo totalmente anonimo, ma anche anagrafico se lo si desidera. Uno strumento innovativo per l’indagine, per ridurre l’incidenza di eventuali errori e strutturare questionari sempre più precisi, efficaci e facili da gestire.

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